Immersa da parole che le scorrevano addosso come gocce su un panno idrorepellente.
Era lì, in mezzo a tutta quella gente da cui si sentiva così profondamente diversa.
Non era l'esteriorità quella che interessava a lei, non era fare di tutto pur di farsi notare e conoscere.
...Al contrario...
Le situazioni sociali erano erano proprio quelle da cui sarebbe voluta sparire.
Ormai aveva dovuto imparare, a sue spese, che era necessario mediare, scendere a compromessi con le convenzioni sociali e mettere a tacere quella forza che la spingeva a tirarsi indietro.
Era diventata capace di fare "buon viso a cattivo gioco".
Aveva studiato bene come ci si deve comportare per mostrarsi sicura, malgrado indecisa o contenta, sebbene lacerata.
Ma in fondo ai suoi occhi, nella parte più recondita delle sue movenze era forse possibile scorgere quel velo di malinconia o di amarezza. L'amarezza che nasce dal disincanto di un mondo così distante, di cui non ci si sente parte.
Eppure chi aveva una sensibilità in più, inspiegabilmente si era accorto di quel suo sguardo, pareva aver captato quel suo essere sfuggente e, come per incanto, l'aveva aiutata a sentirsi più a suo agio, mostrandole di accogliere quel suo essere diversa.
Lo aveva fatto così: semplicemente sussurrandole una parola, dedicandole un sorriso e una carezza.
Il cuore le si era stretto, contratto da un moto di commozione.
Era in un volto umano della tenerezza che le sembrava di aver intravisto nuovamente un'altra immagine di umanità: un'umanità in cui ritrovavano posto i valori della prossimità, del silenzio, della discrezione, della naturalezza, del calore di una vicinanza che sappia restituire il puro piacere di stare insieme, accogliendosi così come si è.
Strano...eppure il portatore di quell'umanità credeva (o forse si convinceva) di essere una persona cinica e spietata...
https://www.youtube.com/watch?v=VpG5G0Qhv3k
Ma non lo era, o meglio...forse lo era anche, ma possedeva - altresì - un abisso di dolcezza! Perché non servirsi di più di questa parte? Perché?
Nella sensibilità, non nello charme, la parte più nobile. Nel suo essere, non nell'etichetta, il tesoro più prezioso.
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