Ti guardo
in mezzo a quei volti sorridenti,
in posa per la foto.
Mi sembrate tanti fiori,
raccolti in un vaso,
ognuno a mostrare i suoi colori.
Ma tu
sembri distante dagli altri.
Il tuo sguardo,
dritto,
entra nell'obiettivo.
Interpella chi ti guarda,
il tuo volto silente.
I tuoi occhi
come gocce sull'asfalto,
bagnate, vive,
eppure grigie.
La tua bocca,
il fodero vuoto di una spada,
lasciato, inerte, sul campo di battaglia.
La riga tra capelli,
come il solco di una sciabola tagliente.
Non ridi.
Il tuo volto non si accorda agli abbracci gioiosi da cui ti circondi.
Somigli piuttosto a una pubblicità-denuncia,
che scava nell'anima.
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