Bellissimi vasi che un'esplosione ha spezzato
sono ora frammenti di coccio
a cui manca un pezzo:
sparito, disintegrato.
E quegli spigoli vivi,
non erosi dal tempo
sono taglienti,
fendono l'aria
e tutto ciò che li sfiora.
Ci passo un dito sopra,
sanguina.
Lo sapevo,
ma quel contatto mi restituisce la ceramica rotta,
quell'interno ruvido, irregolare,
molto più profondo e reale
della superficie laccata e perfetta.
Siete ancora voi,
bellissimi vasi.
Rotti,
taglienti,
ma così belli
(anche se non lo sapete).
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