
immobile,
lasciandomi impregnare da questa luce sottile
che bussa sulle palpebre,
accarezzata dal tepore di un sole primaverile
che attraversa ogni cellula.
Ciò che è fuori, prolungamento di quel che è dentro
e viceversa.
E' gioia immensa questa continuità!
Soverchiati i confini del cuore,
rotti gli argini del pensiero.
Tutto si mostra da sè.
E questi occhi, bagnati di lacrime,
non sono altro che il segno visibile
di un incontenibile traboccare di gratitudine.
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