venerdì 27 novembre 2020

La mia sensibilità

Amata e odiata compagna,

che mi segui come un’ombra,

e rischiari come luce.

Sei fiamma che fa scoppiare la vita;

sei fuoco che riduce in cenere.

Hai pareti di carta sottili e porose,

e chiavi che aprono serrature arrugginite.

Mi rendi varco sul mondo, porta aperta all’altro.

Trasformi gli occhi in caleidoscopi colorati.

Mi fai commuovere e intenerire, appassionare ed entusiasmare.

Fiumi di gioia e cascate di allegria,

dentro un petto troppo piccolo per trattenerle.

La felicità dilaga come un oceano: non conosce argini, non vuole confini.

Si leva leggera come un aquilone,

che trascina la mano del bimbo che lo segue e incolla a sé gli occhi di chi lo vede volare.

A contrappeso, mi metti in contatto con la tristezza,

e allora ti annodi tenacemente al cuore e non molli la presa.

I tuoi muri diventano sempre più alti, stretti, solidi.

Frapponi così un abisso tra un’interiorità che viene sbranata voracemente,

e un’esteriorità con cui non riesco più a comunicare.

Mi sento estranea, diversa, lontana.

Accade così che anche una carezza tanto ricercata possa farmi vacillare,

come il battito d’ali di un gabbiano, che involandosi apre cerchi d’acqua

e scompiglia la superficie piatta del mare.

E tutto ricomincia di nuovo. 

 

lunedì 16 novembre 2020

I volti dell'amore

L’amore ha mille volti: diversi, singolari, eppure tutti in cerca di un altro in cui specchiarsi, da cui sentirsi accolti, riconosciuti, legittimati.

Ha gli occhi vispi e irriverenti di un bambino, un sorriso che ti apre il cuore e quella spontaneità di cui l’amore si nutre.

Ha l’aspetto fiero, a volte implorante, di un anziano, la cui faccia è quella dell’amore tenace, che la vita ha riempito di dolcezza, ma anche di disincanto, di sogni e di realtà.

Ha la bocca morbida e passionale dell’età matura; il volto deciso, che cerca voracemente la propria affermazione, che si nutre di piacere, ma anche di condivisione, di entusiasmo e di passi fatti insieme. 

Ha la falcata di un ghepardo, la tenerezza di un cerbiatto, la delicatezza di una farfalla, il ruggito di un leone, la fedeltà di un cane e l’indipendenza di un gatto. Ha spire morbide e avvolgenti come quelle di un serpente, ha mille sonagli e un solo desiderio: che alla sua voce risponda un’eco.

Ha mille volti l’amore, perché ad ognuno corrisponde il proprio modo d’amare. E ognuno cerca la sua controparte, perché sa che in fondo è quella l’immagine che gli corrisponde, dentro cui si può specchiare, di fronte a cui può levare la maschera.

Perché è solo l’Amore che sa apprezzare i difetti, annientare le debolezze, offrire la propria spalla, ricevere la mano dell’altro.