L'occhio,
mi trascina lì,
verso la finestra.
Un davanzale
da cui pare
che il mondo,
aspetti di essere accolto.
O forse siamo noi
che non vogliamo smettere di sentircene parte.
Tagliamo muri,
costruiamo finestre,
varchi,
spazi di congiunzione
tra il dentro e il fuori,
il caldo e il freddo,
l'ombra e la luce.
"Dove mi conduci, occhio?
Che cosa attira la tua attenzione?
Che cosa attira la tua attenzione?
Dove ti guida la mente, o intelligenza del corpo?"
Due rose, nell'incantevole forma dell'Amore.
Due rose che, nell'intensità del loro identico colore,
si poggiano l'una sull'altra,
Si sorreggono,
delicatamente e con forza.
Con quella distanza
che aiuta a preservare ciascuna
dalle spine dell'altra.
Un bacio,
una carezza,
un'attenzione...
"Oh vista:
è un'illusione?"
è un'illusione?"
"No.
E' l'Amore.
Sovrano in tutte le sue forme.
L'Amore: in ogni dove".
E' l'Amore.
Sovrano in tutte le sue forme.
L'Amore: in ogni dove".
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