venerdì 9 dicembre 2016

Distillato



Ghiaccio che si scioglie.
Una goccia cade. Pesante, gravida.
Riga il collo della bottiglia.
La fermo con il dito. Si posa. Si sfalda. Inumidisce la mano.
L'avvicino alle labbra.
E' un sapore che conosco. Sale amaro.
La inghiotto. Scende come liquore. Brucia.
Il corpo non l'assorbe. Ma c'è, permane.
Deve evaporare, asciugarsi, trasformarsi in nebbia leggera.
Ha bisogno di tempo. E calore...
solo il calore la può distillare

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