domenica 15 novembre 2015

Il mare








Il mare,

che ci afferra i sensi.

...cattura la vista,
s’infila nel naso,
ci bagna la pelle,
carezza le orecchie.

Il mare,
che invade il corpo,
il mare che chiama “Oltre”.


Il mare – come l’amore – ci prende in grembo,
ci sfida,

e ci porta Lontano.

domenica 23 agosto 2015

Con te

Con te...
con te
ho fatto pace con me stessa.

...Credo nascano cosi`,
concedendosi tenerezza,
quei gesti d'amore
di cui l'altro e` un'inesauribile fonte.

Come la terra,
a cui desideriamo dar da bere perche` fiorisca,
come il frutto,
a cui volgiamo le cure perche` maturi in pienezza,
come l'acqua del mare, a cui ci abbandoniamo leggeri.

Cosi` e` il sentimento che provo:
fatto di delicate attenzioni
e di quel senso, sublime, che nasce dal sentirsi sostenuti
e fusi - come il sale tra le onde - da cio` che ci solleva.


venerdì 22 maggio 2015

Come il vento

Amore è come il vento.
Arriva inaspettato.

Raffiche potenti,
voce sibilante.

Debole chi credendosi forte prova a ripararsi,
sferzato da gelo inesorabile.

Invincibile chi credendosi fragile si arrende,
cullato dalla dolce carezza.

Spighe di grano
che si piegano al vento.

Lasciandoci andare,
siamo portati vicini.

Disarmati,
diventiamo scudo l'un per l'altro.

Finché nel sole ci incontriamo.

...e tutto il resto si dissolve.

Solo un punto rimane:
un punto di contatto.

E in quel punto...
...gioia, follia, tripudio,
e poi calma, dolcezza, abbandono.

Forte-fortissimo,
piano-pianissimo.

Insieme.
Nel ritmo del vento.





martedì 24 marzo 2015

Antinomie. Vi amo

Hai in mente quando ami l'inverno per il suo freddo pungente,
l'estate per il suo calore intenso,
la primavera per l'esplodere dei fiori
e l'autunno per la melanconia delle foglie che cadono?

E quanta più molteplicità porta dentro di sè un uomo,
rispetto a questa natura?

E io l'abbraccio tutta,
perchè tutta la amo

...e non saprei fare altrimenti.

mercoledì 11 marzo 2015

Ri-trovarsi

Era tardi. Era buio. Neppure una stella in cielo. Nessun alito di vento. Uno spazio riempito dal blu della notte.
Sally camminava. Il solo rumore dei suoi passi sull’asfalto e dei pensieri – veloci, vorticosi, voraci - dentro la testa. Si strinse nella giacca, per arginare quella corrente che la trascinava da dentro. 
Forse risvegliare il corpo l’avrebbe aiutata a tornare a sé. 
Aveva bisogno di un contatto, di sentire quella superficie ruvida sulla pelle, di sentirsi graffiare.
Aveva freddo e bisogno di protezione e non c’era altro al di fuori di sé. Null’altro, se non quell’amara, triste nostalgia che in quei giorni le piegava le gambe.

No. Non si sarebbe concessa alla morsa di quell’avido predone. Non avrebbe lasciato che quell’ascia, che le aveva portato via parte del cuore, ora tornasse a farla a pezzi. Aveva bisogno di “tenersi insieme”. Non poteva andare in frantumi. Pensò ai colori che emana il cristallo quando il sole lo colpisce. Era a quella luce che aveva bisogno di ritornare. Chiuse gli occhi, raggomitolandosi, e sentì posarsi due mani sulle tempie, due invisibili mani, che portarono via tutto il peso dei pensieri, mentre diffondevano un indescrivibile senso di pace, il senso di una presenza che non l’avrebbe abbandonata mai.  

lunedì 9 marzo 2015

Negli occhi dell'altro

Dialogo muto l'abisso di uno sguardo.
Più profondo della terra,
più liquido del mare,
più denso del palpabile.

Lama sottile,
che squarcia di netto la scorza del cuore.

M'inebrio del tuo traboccare.

Assetata,
pellegrina,
errante.

Occhio che uccide la fragile superficie,
ti cerco,
per sentirmi rinascere
da dentro,
insieme a te,
nel cuore del mondo.


domenica 15 febbraio 2015

La forza degli opposti

Nel cielo grigio,
puntini neri.
Scendono con lentezza.
Una cascata di coriandoli bianchi
viene a coprirmi il capo.
Mi sento un sasso,
una foglia,
un ramo,
su cui la neve scende a dimora.
Gli occhi si chiudono,
trafitti dal freddo
e dal contatto sgorga una lacrima,
un flutto caldo,
che attraversa le gote
sciogliendo l'immobile gelo.

venerdì 30 gennaio 2015

Il tesoro di un sorriso


Qualcuno ha disegnato un sorriso, questa mattina, sul vetro della finestra.
Un dito invisibile ha impresso il segno del suo passaggio sulla superficie trasparente.
Movimenti compiuti nel silenzio,
che mi piace immaginare.
La mente vaga,
mentre...a labbra chiuse,
senza proferir parola,
il corpo già risponde a quel sorriso.
Gli angoli della bocca si piegano,
gli occhi si arricciano,
il cuore stesso è trascinato verso l’alto.
E come un bimbo,
che cammina fiero stringendo tra le dita un palloncino,
anche io me ne vado per la strada,
serbando tra le mani quella piccola gioia,
che alleggerisce il peso del corpo,
e rende più lieve ogni passo.





martedì 20 gennaio 2015

C'è, credimi

C’è un punto,

nello spazio tra le palpebre,
dove la linea di confine si perde,
arrotolandosi su stessa.
C'è un punto,
in fondo all'orecchio,
dove i rumori sono assorbiti in uno.
Una legge antigravitazionale
domina quello spazio.
E' un punto,
in cui tutto si riassume.
Una logica circolare,
non lineare,
regna sovrana.
E' un contatto pieno e rotondo,
...un abbraccio,
capace...
di ricomporre il tuo sentirti
spezzato e frammentato.




giovedì 15 gennaio 2015

Paradossi di una carezza

Una carezza,
...e tornano a farsi vive
le ferite sottopelle.

Le ritrovo nella tua mano,
capace di richiamarle,
come di prenderle,
per attutirle.

...Poi stacchi la mano,
ed è come strappare un cerotto,
come togliere una coperta calda
a un bambino che trema.

Farei a meno del freddo,
farei a meno di tornare a indurire la pelle.

Ma pare che la vita
ci chieda di esistere,
temprandoci,
con coraggio e con forza.