Dialogo muto l'abisso di uno sguardo.
Più profondo della terra,
più
liquido del mare,
più denso del palpabile.
Lama sottile,
che squarcia di
netto la scorza del cuore.
M'inebrio del tuo traboccare.
Assetata,
pellegrina,
errante.
Occhio che uccide la fragile superficie,
ti cerco,
per sentirmi rinascere
da dentro,
insieme a te,
nel cuore del mondo.
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