Forse le fessure da cui entra l’amore
sono le stesse dalle quali
si infila il dolore.

Somigliano a spiragli tra le imposte, da cui filtra una
luce sempre più forte, che invade, che inonda la stanza e ti sveglia dal torpore, ti chiama ad essere vivo. (Estrema gioia? Estrema sofferenza? Estrema Vita!)
E ti trovi faccia a faccia con qualcosa che ti sorprende:
una forza impressionante,
che viene da dentro,
che viene da dentro,
ma un dentro che è anche fuori,
che sperimenti avvertendo una continuità emozionante con l'intero universo.
E così...
sia nel dolore che nell'amore,
siamo così impreparati, così disarmati quando goffamente cerchiamo di
afferrarli!

C'è invece cotanta forza quando li osserviamo scorrere,
seguendone il flusso, senza paura

non è che un'espressione di quell’unico sole,
con cui torneremmo a fonderci pacificamente,
…se solo riuscissimo sempre a spalancare il cuore
e smettessimo di rifugiarci dietro quelle stupide
persiane.
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