domenica 11 ottobre 2020

Se mi perdo

 

Cammino sul sentiero sterrato,

tra ciottoli bianchi e una luce splendente.

In testa una dolce melodia,

che rende tutto più chiaro

e un’armonia profonda che mi lega ad ogni cosa.

Poi…

di tanto in tanto…

mi perdo.

Inciampo sul selciato,

e non c’è più quel motivo nella testa,

frotte di pensieri si affollano veloci, come api intorno al polline.

Sembra vogliano riempire tutto lo spazio della mente,

strappare la quiete,

sollevare la bufera.

Tutt’intorno scende rapida la notte,

buia, scura, solitaria.

Il paesaggio è lo stesso,

ma si trasforma.

Cambia colore, come l’umore.

Il passo sicuro si fa incerto,

lo sguardo dritto si piega,

il senso di pienezza si svuota.

Ma poi…

mi raggiunge la tua eco.

La tua voce solida,

in mezzo alla folla dei pensieri.

È come il richiamo del pastore per le pecore smarrite.

Mi riporti in superficie,

a quella dimensione chiara, calma, distesa

E ritorna, pian piano, il passo sicuro,

lo sguardo dritto, la schiena eretta.

Quando accade,

quando ti ascolto,

capisco che non e` la realtà a sparire, ma il mio sguardo ad offuscarsi.

Mi perdo perché ho bisogno di ritornare,

di ripercorrere le strade che mi hanno fatto smarrire

per attraversarle con un altro passo, con un’altra consapevolezza.

E forse, meno sola.

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