venerdì 9 dicembre 2016

Distillato



Ghiaccio che si scioglie.
Una goccia cade. Pesante, gravida.
Riga il collo della bottiglia.
La fermo con il dito. Si posa. Si sfalda. Inumidisce la mano.
L'avvicino alle labbra.
E' un sapore che conosco. Sale amaro.
La inghiotto. Scende come liquore. Brucia.
Il corpo non l'assorbe. Ma c'è, permane.
Deve evaporare, asciugarsi, trasformarsi in nebbia leggera.
Ha bisogno di tempo. E calore...
solo il calore la può distillare

martedì 6 dicembre 2016

Ho fermato la corsa

Pensieri sparsi.
Ho fermato la corsa; ho svuotato la borsa.
Se ne stanno lì, sparpagliati,
tanti, scuri e avvelenati.
C'è la rabbia, graffiante come sabbia.
C'è un dolore, che mangia il cuore.
Brandelli di sangue, nel torace esangue.
Grido prepotente, che si nutre del suo niente.
Sentimenti calpestati. Brutalmente sciacallati.
Strappati, come erbaccia cattiva,
da quella mano ove ti credevi viva.
La sentivi quella mano...mentre era già lontano.
"Su un altro corpo?"
Atroce veleno.
Ti nutri del mio sangue, come carogna,
instillando il dubbio della menzogna.
La speranza che si scolla, e la vita che barcolla.

Sentirsi spodestati dal trono degli amati,
è come cadere inermi su una terra piena di vermi.
Vedi ciò che non vorresti: deliri e allucinazioni,
o lucide visioni?
Il sorriso su un altro viso.
Avvicinamenti e ammiccamenti...
mentre vuoto è il tuo sguardo perso,
nell'indecifrabile universo.

Rimbomba il tuo corpo vuoto,
ora che lo senti così ignoto.
E non sai più tender la mano,
ora che tutto è così lontano.