violare "logiche" (?) illogiche,
sentire dal profondo,
squarciare la superficie.
Ho imparato ad amare le increspature:
la forma cangiante e indefinita,
l'assenza di confine,
l'eterno svolgersi delle cose.
Ho imparato ad aspettare:
sentire, prima di definire,
camminare, senza già arrivare,
cercare, prima di trovare.
Ho imparato il valore degli affetti,
nelle loro mutevoli forme.
Ho iniziato ad amare l'umano
e disprezzare il dis-umano.
Ho imparato il piacere e il disgusto,
l'amore e la tenerezza,
lo sdegno e la ribellione.
Ho imparato a riconoscere...
...che l'onestà, la trasparenza, la verità
non sono morale astratta,
né "legge", o vincolo esterno.
E sentirle dentro,
dargli forma ed espressione
è il miglior modo per onorare (non gli altri, ma) se stessi.
Tante cose ho ancora da imparare,
ogni giorno me le vieni a insegnare.