lunedì 24 novembre 2014

Sentire

Quanto mi è più affine il dolce fruscio delle foglie,
dell'umano vociare.
Quanto mi è di conforto la carezza della sera,
sopra i gesti distratti e irrispettosi.

Volgo a te il mio sguardo,
o cielo,
che mi parli in silenzio.

A volte sono grida,
le mie,
che cercano risposta.

Dove sei,
dove ti nascondi,
quando non ti trovo?

Se ti cerco con la ragione
sei distante, incomprensibile, spietato.

Se ti ascolto col cuore,
sei l'eco della terra,
la linfa vitale,
il conforto nei giorni.









martedì 11 novembre 2014

La stessa spiaggia


Corre, la cavalla selvaggia.
Il vento in mezzo alla criniera,
le zampe che si posano a terra,
le zolle umide sotto gli zoccoli.
Ebbrezza
di un galoppo a briglie sciolte.

Si ferma,
prende fiato
e rabbrividisce,
sentendolo dietro di sé.

Sono due cavalli
che hanno corso lungo strade diverse.

Ma oggi hanno scelto la stessa spiaggia,
inconsapevoli di incontrarsi,
eppure certi
di trovar rifugio in quell'angolo di terra.

Si volta, la cavalla,
e lo scorge.

Quello sguardo da puledro,
lo riconoscerebbe ovunque.


C'è qualcosa lì dentro,
che non riesce ad afferrare,
che sa di infinito,
che parla
senza parole.