lunedì 30 giugno 2014

Potessi...Come fa l'onda quando incontra la sabbia

Ho il cuore inondato di gioia e di dolore oggi.
Rido, poi piango.
Poi rido, e poi piango di nuovo.










Il sapore dolce del miele si mischia a quello amaro del sale.

Un vortice di emozioni confuse mi trascina, contro la mia volontà.

Potessi appoggiare la mia testa sulla tua spalla,
e sentire tutto questo - piano piano - rarefarsi,


come fa l'onda quando incontra la sabbia

e l'uno e l'altra si assorbono reciprocamente.


sabato 28 giugno 2014

Terre sconfinate

In quegli occhi scuri...
quanta vita ci scorre!

E mi perdo nelle terre sconfinate alle quali portano.

La gola si chiude e sale un singulto a vederli scintillare d'infinite tonalità.


Mi interpellano, quegli occhi.

Sembra mi chiamino,
mi invitino,

delicatamente, dolcemente,

nel più profondo rispetto 

di una realtà così vasta, 

profonda,

abissale!

eppure così spesso conosciuta solo superficialmente. 

martedì 24 giugno 2014

Dentro me

Non mi hai raccolto come si fa con una foglia secca.
Mi hai annusato, come un fiore delicato.


Ho avvertito la mia fragranza,
per la prima volta,dentro al tuo olfatto.

Poi ti sei rialzato,
per andare verso gli altri fiori,
e io sono rimasta così,
protesa da quella spinta verso l'alto,
a desiderare di offrirti ancora il mio profumo.

Il vento mi avrebbe piegato,
il sole rinsecchito,
il gelo annichilito,

se tu non fossi entrato in me,
a offrirmi ora riparo,
ora acqua,
ora calore.



sabato 21 giugno 2014

giovedì 12 giugno 2014

Amo

Amo tutto ciò che è irregolare,
tutto ciò che è imperfetto.

Amo quella bellezza,
unica e particolare,
delle cose che si amano!

Amo i tegami ammaccati,
la caffettiera a cui manca il manico,
il piatto scheggiato,
le scarpe consumate,
le strade sterrate.

Amo tutto ciò che profuma di fatica e di lavoro.
Amo le cose vere,
quelle che la vita ha provato,
e che hanno provato cos'è la vita.

Amo tutto ciò,
e me ne sento profondamente parte.
...forse dovrei iniziare ad amare un po' di più anche me stessa.


lunedì 9 giugno 2014

Le medesime fessure

Forse è proprio così.
Forse le fessure da cui entra l’amore
sono le stesse dalle quali si infila il dolore.


Somigliano a spiragli tra le imposte, da cui filtra una luce sempre più forte, che invade, che inonda la stanza e ti sveglia dal torpore, ti chiama ad essere vivo. (Estrema gioia? Estrema sofferenza? Estrema Vita!)

E ti trovi faccia a faccia con qualcosa che ti sorprende:
una forza impressionante,
che viene da dentro, 
ma un dentro che è anche fuori, 
che sperimenti avvertendo una continuità emozionante con l'intero universo.

E così...
sia nel dolore che nell'amore,
siamo così impreparati, così disarmati quando goffamente cerchiamo di afferrarli!

C'è invece cotanta forza quando li osserviamo scorrere,
seguendone il flusso, senza paura
...fino a scoprire che quella luce che filtra dagli spiragli,
non è che un'espressione di quell’unico sole,
con cui torneremmo a fonderci pacificamente,
…se solo riuscissimo sempre a spalancare il cuore 
e smettessimo di rifugiarci dietro quelle stupide persiane.