mercoledì 12 marzo 2014

8 marzo. In memoria? Non. In virtute!


...Perché ci sono due vie: pensare che quell'abbraccio, più nient'altro te lo potrà restituire,
oppure abbracciare tutte le cose con la forza che quell'abbraccio ti ha lasciato
e continua, silenziosamente, a infonderti.

Già...oggi penso che in questo vaso, da cui è stato strappato il fiore più bello, sia rimasta tanta acqua da poter irrigare un intero campo.

E allora è così dolce versare quest'acqua,
senza tenerne nemmeno una goccia,

perché non c'è bisogno di reliquari,
ma di quella vita,
che permane e si rinnova,
sempre presente e ricca,
nel  perenne mutamento!







Nessun commento:

Posta un commento