giovedì 17 settembre 2020

Occhi

Occhi.

Portano riflesso quanto hanno veduto.

Sono colmi degli oceani in cui si sono tuffati, 
delle vette che hanno scalato, 
dell'Amore che li ha nutriti.
Si spalancano alla vita pieni di stupore, 
felici di farsi riempire.
Gli occhi del disamore, invece, sono spenti, vuoti, persi. 
Ma anche imploranti. 
Anelano uno sguardo che li faccia tornare alla vita,
un riflesso in cui possano rispecchiarsi,
una lente caleidoscopica, 
per ridare colore, spessore, profondità a ciò che vedono (e che più spesso non vedono).
Chiedono, nel silenzio di uno sguardo, di tornare a ridare forma a un'emozione, 
di riempire di senso la realtà che li circonda.
Orfani rinchiusi in vecchi scantinati, 
domandano un padre e una madre 
che li prendano per mano e li portino alla luce.
Entrare in quegli occhi, senza farsene risucchiare, è come attraversare un sottopasso con una torcia in mano, 
rendersi conto dei tesori meravigliosi nascosti in quei sotterranei
...e aver voglia di dipingere quelle pareti buie con i colori più belli e luminosi che la natura possa offrire.