Lo vedi come siamo scomposti?
Scomposti, sotto le cravatte che strozzano la gola.
Scomposte, dentro tailleur che fasciano la vita.
Scomposti, dietro le foto che ingessano un volto,
un corpo,
uno slogan.
Scomposti, come le vesti lacere di un accattone,
scomposti, come il suo sorriso sdentato,
scomposti, come i suoi capelli scarmigliati.
Siamo scomposti,
perché la vita ci disordina,
ci mescola le carte,
ci confonde.
Perché?
che senso ha tutto questo?
Non è un abito, né un trucco
a celare i nostri umori,
desideri,
speranze,
paure.
Siamo infinito.
Come potremmo non essere scomposti,
se non tornando al punto che ci ricompone?