A lungo ho abitato i margini,
calpestato confini,
camminato sul bordo sdrucciolevole del sentiero.
Poi…
come ti fossi affacciato alla finestra,
sei sceso in strada,
mi hai preso per mano,
e mi hai portato lì,
in quel centro che temevo,
facendomi sentire sicura.
Ancora, talvolta,
il sentiero polveroso mi chiama,
come un’ombra
e mi trascina a sè.
come un’ombra
e mi trascina a sè.
Mi difendo…da non so cosa,
sferrando colpi in una lotta sbagliata.
Mi lancio,
contro mulini a vento,
quando...mi afferri il braccio,
lo stringi, mentre mi dimeno.
E mi fa capire,
la tua presa salda,
per cosa vale veramente lottare.
E sono di nuovo qui,
con te,
ad imparare a stare al mondo.